Progetto “Pascoli delle terre alte: patrimonio da salvaguardare e rigenerare”
Il progetto “Pascoli delle terre alte” è supportato dal Circolo Cultura e Stampa Bellunese, con il sostegno di Veneto Agricoltura, affiancato da diversi partner, tra cui il Dipartimento di Agronomia, Alimenti, Risorse naturali, Animale e Ambiente dell’Università degli Studi di Padova, l’istituto Agrario “Della Lucia” di Feltre, Lattebusche, le Regole di Monte Salatis, di Casada, di Ampezzo, il Consorzio Val Visdende, il Comune di Livinallongo del Col di Lana.
Presentato dalla Provincia di Belluno coinvolge sei malghe: Col Toront (Nevegal), Casera Pal (Alpago), Fòses (Cortina d’Ampezzo), Cherz (Livinallongo), Chivion (Val Visdende) e Malga Dignas (Santo Stefano di Cadore).
Le zone di media e alta montagna sono state in passato oggetto di un utilizzo pascolivo che ha determinato da una parte una crescita economica e sociale dall’altra ha plasmato il loro aspetto e la loro morfologia. Con lo spopolamento della montagna e il declino della pratica alpicolturale degli ultimi decenni, molte superfici prative e pascolive sono state dismesse, andando incontro a processi di rinaturalizzazione per certi aspetti inediti e problematici, che ne stanno compromettendo la stessa sopravvivenza.
L'obiettivo è quello di evitare che l'espansione del bosco metta a repentaglio la sopravvivenza degli alpeggi alpini e della biodiversità che rappresentano, ma anche mettere in atto le buone pratiche operative e tecnico-amministrative per per l tutela delle aree pascolive.